09 marzo 2008

TUTTO QUELLO CHE MENABREA DEVE SAPERE

Menabrea ci ha detto molto di lui. Ha 40 anni circa e una meravigliosa figlia. Sappiamo tutti la storia della Lauretana: ci ha incontrato sulla strada di Hattrick e lentamente si è fatto avvolgere dalla magia di Bogliastrick. Ora siamo tredici squadre "federate", altre quattro ci stanno annusando. Ma Menabrea ha un punto di debolezza: mentre le dodici squadre in qualche modo storico (includendo anche quelle entrate molto dopo) hanno presidenti che si conoscono completamente e da anni, lui nella vita reale non ci conosce affatto così come noi non conosciamo lui. Ma i dodici hanno saputo dettagli importanti sulla sua vita: biellese d'origine, bogliaschino adottato, radici comunque solide nel paese attraverso la compagna. E' il caso che gli raccontiamo qualcosa di noi. Sempre garantendo anonimato, ma facendogli sapere un po' dei bogliaschini (uno di loro è nella foto... ). Facciamolo.
Gli over 35. Sono i veterani del gruppo, ma non necessariamente i più forti.
Cominciamo da uno degli ultimi arrivati, ossia Baxeico: è un bogliaschino d'importazione come te, caro Menabrea, ma chiunque nel paese lo considera nato qui. E' arrivato su una Vespa bianca una ventina d'anni fa e non se ne è più andato anche se il suo letto è sempre a Genova. L'aspetto è truce, ma in fondo è un cucciolone. E' passato alla storia per aver ordinato un po' frettolosamente alle quattro del mattino in una panetteria ben otto brioches... Ha un difetto: la Juve.
Quindi, Ragingbull, considerato da molti il miglior stratega tra i bogliaschini: in effetti, considerate le sue risorse, ha regalato veri e propri colpi gobbi al campionato. Lui, bogliaschino doc, è stato costretto dal mondo del lavoro a migrare addirittura in un'altra provincia. Ama il Regno Unito, Londra, la birra e il Toro. E' tra coloro che ha vinto almeno una volta il mitico Torneo Bogliasco 7 e ha uno splendido figlio da una splendida compagna.
Arriviamo a Portvale, che un test della bogliaschite risulterebbe stritolato dal suo leggendario radicamento in tutti i quartieri del paese. Forse è quello che più di tutti vive Bogliasco ed è impegnato in diverse attività locali. Genoano fino al midollo, legatissimo al mondo della pallanuoto (Rari Nantes... ) conoscitore dei più loschi figuri della piazza e della ciazza, è un abile imitatore dei tic e dei difetti dei compaesani. Bogliaschina come lui è la moglie, così come le due fantastiche creature delle quali ha l'onore di definirsi padre (un maschio e una femmina, par condicio).
Buggiaskin: ha le caratteristiche di bogliaschitudine identiche a quelle di Portvale e per un decennio ha mandato avanti un importante esercizio commerciale in pieno centro. Poi ha optato per l'emigrazione e ha scelto Genova, nei vicoli, dove vive da quasi 10 anni. Anche lui, potrebbe raccontarti le più grandi nefandezze e le più incredibili imprese dei compatrioti, compresi i vizi più oscuri e segreti. La fede è rossoblu, la compagna è immeritata per lui e i figli sono due: maschi.
Cocu piomba in paese in tempo per finire in prima elementare con Buggiaskin e i due si intrecciano da subito (no, non sono gay, anzi, per un breve periodo storico sono stati "cognati"). Diventa in pochi anni uno dei simboli indiscutibili del paese, conosciuto da tutti. La sua fede calcistica è dubbia, non si capisce, ma lo hanno visto spesso allo stadio quando giocava il Genoa. Per contro, è stato persino arbitro di calcio, non solo nel Torneo B7 (belin che musse che faceva). Incommensurabile protagonista di scherzi tipo amici miei, talvolta ha rischiato di proprio, ma è arrivato fin qui indenne. La sorte gli ha riservato una clamorosa migrazione all'estero (un indizio: la sua prima squadra si chiamava Steaua... ). Ha attualmente una compagna che è sorella di un calciatore dell'Aiap.
Gli over 30. La fascia di mezzo, sbarazzina e in crescita costante.
Altro manichetto della strategia è Piso e il suo legame con la Croce Verde è chiaro come un sigillo nel nome della sua squadra. Fa parte di quella sfera di bogliaschini le cui nonne erano già un secolo fa le regine della piazza. Come molti, ha avuto un esercizio storico del paese e ancora oggi ne è tra gli animatori della vita sociale (sua cugina, poi, si è scelta un marito di primo piano... ). E' un po' colpa sua se (sig!) quasi vent'anni fa si era creato in Croce un gruppo storico che poi ha sfornato una mitica associazione e persino un sindaco. Meravigliosa compagna, biondissimo pargolo maschio.
Genoano militante, famiglia di primissimo piano in paese, Pastof ha avuto una breve parentesi al di là delle mura, poi è tornato. Si è laureato molto prima del fratello più grande e questo al fratellone non è mai andato giù. Meticoloso, abile scrittore di verbali associativi, vasto ascendente sul mondo femminile, è magrolino ma dispone di buoni bicipiti. A giocare a pallone non era granché, ma con il computer si difende bene.
Ed ecco un altro tra gli ultimi arrivati, Radu: in pochi avrebbero scommesso sul suo ingresso su HT, forse perché con il pallone di cuoio non ha mai avuto confidenza. Bogliasco l'ha lasciata da qualche anno, ma è un assiduo frequentatore du paise ancora oggi. C'è un tipo, Rurri, che ancora oggi mastica amaro per l'invidia che provò in quel periodo in cui il nostro era accompagnato da una tipa dal fondoschiena illuminante. Il palato, d'altra parte, è fine. Grosso neo: juventino.
Ah, Ughiferra è un blogger di primo pelo, e ha un solo difetto peggiore del fatto che è un censore totale delle immagini hard: purtroppo tifa per la zampi. Era uno di quelli che, in piazza, ogni capitano voleva in squadra: difensore mastino (come il mitico fratellone) diretto sui polpacci senza fare male, era in grado di volare sulla fascia come pochi (anche qui: come il fratellone). L'imperfetto è d'obbligo, ma ancora oggi il ragazzone si fa rispettare. Su Ht ha avuto un po' più di sfiga: c'è stato un periodo nero, che lo stava logorando. Poi, per fortuna, ha cominciato a stracciare Bonitto sulla play e quindi è riemerso e ha ritrovato la forza.
I zueni. Quelli vicini ai trenta ma dannati loro ancora sotto.
Belin, su Bonitto servirebbe un intero libro di storia. Che dire: praticamente è nato sotto il ponte romano ed è cresciuto a pane e triglia sul molo. Magrissimo da ragazzino, è stato il timoniere di noi vecchiacci per una vita. Poi ha preso il remo e ha tirato come un pazzo. Pescatore per diletto, continua a infliggersi dei cappotti solo perché si ostina a ospitare in barca un certo signore con la macchia; ma è un incassatore: chiunque, al posto suo, vessato dall'intera comunità bogliastrickiana per i pessimi risultati ottenuti, avrebbe gettato la spugna. Tra le molte sfighe, anche quella di diventare all'improvviso cognato di Portvale (pare che i due, comunque, si sopportino). Dice di lavorare in qualche cosa legata al porto, ma pare sia solo una copertura per allontanarsi da quella santa moglie che lo tollera e che gli ha donato un bimbo strepitoso. Almeno, genoano lo è davvero.
Tra i migranti, c'è anche Oleguer: lui vive in Spagna e lì milita il suo team. Ma la sua bogliaschezza è indubbia come quella di tutti gli altri. In paese, lo conoscono solo ed esclusivamente con la trazione estrema del suo nome. Dicessimo il nome per intero, in pochi lo individuerebbero. Famiglia vasta, radicamento incallito con tanto di esercizi commerciali, vita notturna esportata sulla rambla. Presenze sporadiche ma importanti al Torneo, belle prestazioni su Ht, compagna guardata a vista dai segaioli bogliaschini. Sciarpa calcistica sulle spalle? Non vorrei sbagliare, temo sia un Gobbo. Fatemi sapere.
Infine, il bimbo che nessuno di noi vorrebbe adottare. Grifonhouse in molti lo abbiamo pestato, in piazza, solo per il gusto di pestare una burba. Ora lo rivediamo lì con la barba, maestro dell'informatica e con il coraggio della battuta sempre pronta. Irriverente e bastardo dentro, violento contestatore (solo floclore?) del sindaco (che poi puntualmente bacia), si è inserito con una campagna inaudita su Ht e ne è diventato una bandiera. Lo puoi trovare a bighellonare su un paracarro della piazza o nei fondi del Cnb. Raramente al lavoro, come raramente lo vedevi studiare a scuola. Ci fosse un referendum, tutti voteremmo per poter tornare a pestarlo.

8 commenti:

Grifonhouse ha detto...

Tutto spettacolare... Pagherei per poter tornare bambino per venire a romperti le palle nell'edicola, assieme al Dio dei bambini e le canzoncine geniali...

Ma se ghe pensu, mi sun aipensu...

A.I.A.P. un modo di vivere...

Anonimo ha detto...

ahahaha!!!! buggiaskin..quanto mi fai ridere..che bello...sei è sarai sempre il migliore..

alcune inesatezze:

io bobnitto non lo conosco.

oleguer: prima atalantino,poi genoano.. cresciuto nel baretto in mezzo al piazza group.

grifon: ha difeso la porta della r.n
ed io ho avuto l onore di allenarlo, insultandolo parecchie volte..un genio...

cocu: genoanissimo.

port vale:cresciuto a calci in culo,da i vari..boss!!!

p.v

Giovanni ha detto...

al più presto aggiornerà le biografie grazie ai preziosi contributi di portvale; lo avevo detto che era una bibbia.-.

Anonimo ha detto...

Grande Buggiaskin, mi hai commosso !!!

menabrea ha detto...

E’ una presentazione molto simpatica e credo che ti sia divertito parecchio scrivendola, ricordando anche i tempi passati.
Considerando che il riferimento costante è “la piazza”, credo che mi farò aiutare da un amico che ci è praticamente di casa per capirci qualcosa di più su chi si celi sotto ai profili che hai tratteggiato.
Un po’ di cose credo, però, di averle interpretate e di conseguenza è certo è che ho toppato nella mia presentazione con la battuta finale riguardante il Sindaco ed è meglio che in futuro mi astenga sull’argomento.
In ogni caso ribadisco che l’affermazione che ho un solo giocatore veloce in rosa è davvero un importante suggerimento sulla mia identità.

P.S. Ieri sera ho giocato contro il campione della Coppa Abruzzo e ho preso una lezione solenne: 5-1: un disastro!

Anonimo ha detto...

belin, ma dove l'avete presa quella foto?..uel giorno ho detto che ero al lavoro...

Giovanni ha detto...

che dici,ti hanno visto tutti a udine. solo il tuo capo dorme e pensa tu sia in ufficio e invece sei lì a strillare forza grifo...

Anonimo ha detto...

mi hanno vito dove/come?..in tv?